L’oncologia veterinaria del nuovo millennio

“Come conseguenza del sensibile allungamento della vita media degli animali da compagnia, negli ultimi decenni si è verificato un aumento esponenziale delle patologie di natura neoplastica, per molte delle quali è stata anche confermata una predisposizione di razza. Di contro, sono stati fatti passi da gigante in oncologia veterinaria grazie all’impiego di sempre nuove e sofisticate possibilità in diagnostica per immagini (Tc e Rm) fondamentali per individuare e stadiare il tumore, di tecniche chirurgiche specialistiche sempre più vicine alla realtà della medicina umana e di presidi terapeutici via via più mirati ed efficaci.

I PRO E I CONTRO DELLA CHEMIOTERAPIA
Quella della chemioterapia è una branca dell’oncologia ormai consolidata e di larga applicazione, che in molte situazioni può apportare dei benefici al paziente, anche se al momento di proporre questo tipo di gestione, il clinico incontra numerose difficoltà, in parte dettate dalla scarsa conoscenza della materia e in parte dalla diffidenza del proprietario. Il più delle volte vengono addotte motivazioni che tirano in ballo il rifiuto dell’accanimento terapeutico, la paura degli effetti collaterali e del rischio legato alla possibilità di contatto con il farmaco escreto dal paziente, argomenti di discussione resi ancora più complicati dalla consultazione di siti Internet e blog le cui fonti, molto spesso, hanno ben poco di scientifico; altre volte la questione è invece di natura puramente economica.[…]”

Riportiamo di seguito l’intero articolo apparso su LA SETTIMANA VETERINARIA, N° 1087 del 13 marzo 2019, contenente anche l’intervista a Fabio Valentini e Michele Sampaolo di Oncovet, il gruppo di oncologi che visita ed opera anche presso la Clinica Veterinaria Futuravet.