Torsione del lobo polmonare nel cane: diagnosi e trattamento
La torsione di un lobo polmonare è una patologia, dall’eziologia ancora non del tutto chiarita, caratterizzata dalla rotazione del lobo attorno al suo asse con conseguente ostruzione del bronco e dei vasi, sia arteriosi che venosi.
In assenza di una tempestiva diagnosi e terapia, l’ostruzione dei vasi sanguigni produce congestione ematica del lobo, necrosi del tessuto polmonare colpito ed accumulo di liquido in torace che causeranno inevitabilmente gravi difficoltà respiratorie al paziente.
Nel cane e nel gatto i polmoni sono divisi in lobi (craniale, medio, caudale dx e sx e accessorio a dx), ognuno dei quali si sviluppa con un bronco principale,vena e arteria a partire della base del cuore; proprio a questo livello avviene la torsione del lobo nella maggior parte dei casi.
La patologia colpisce soprattutto cani appartenenti a razze con una conformazione del torace profonda (in particolare Levriero afgano, Borzoi, Barboncino nano, Bassotto, Shih tzu, Yorkshire terrier, Pechinese); il lobo maggiormente soggetto a torsione è il lobo medio del polmone di destra , eccetto nel Carlino in cui si ritrova la torsione del lobo craniale di sinistra. Sono riportati in letteratura anche casi di torsione del lobo accessorio. Nel gatto questa patologia è molto rara.
La patofisiologia della torsione di lobo inizia con una torsione del lobo lungo il suo asse che comporta il collasso delle vene con conseguente ostruzione del deflusso sanguigno dal parenchima polmonare; grazie alla maggior consistenza delle pareti arteriose, il flusso arterioso continua provocando un infarcimento del lobo e successivo accumulo di liquido in torace. Col passare del tempo il lobo soggetto a torsione necrotizza rilasciando tossine nel corpo.
La patogenesi non è del tutto chiara, in alcuni casi si rilevano cause predisponenti come tumori o chilotorace.
I segni clinici sono caratterizzati da un progressivo peggioramento della respirazione, tosse, perdita di appetito, febbre; in alcuni casi si rileva anche vomito e diarrea. All’ascultazione il veterinario può apprezzare una diminuzione dei suoni cardiaci o polmonari.
Per emettere una diagnosi sono necessari test ematochimici completi, radiografie del torace (che mostrano una zona radiopaca a livello del lobo polmonare colpito), analisi del fluido libero in torace (spesso di natura emorragica) , broncoscopia e TC torace.
Il trattamento è di tipo chirurgico e consiste nell’ eseguire una toracotomia intercostale dal lato del lobo torto e successiva asportazione del lobo interessato. Al paziente viene applicato un drenaggio toracico per permettere di aspirare i fluidi che si accumulano nel torace nei giorni successivi alla chirurgia; il drenaggio viene di norma rimosso 2-3 giorni dopo la chirurgia.
La prognosi in seguito alla chirurgia è buona. Ad eccezione dei casi in cui ci sia una causa predisponente, la chirurgia è risolutiva.
Le possibili complicanze sono:
- persistenza del chilotorace
- recidiva della torsione ( a carico di un altro lobo)
- polmonite
- infezione a livello della breccia chirurgica